- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
In genere, Sades realizza cuffie caratterizzate dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Nel caso delle AW50 possiamo considerare questo prodotto certamente onesto e coerente con il prezzo richiesto, ma niente di più. Ottimo però il comfort, senza dubbio di qualità superiore.
Driver: 40mm(NdFeB)
Risposta in frequenza: 20Hz-20KHz
Sensibilità: 113 ± 3dB at 1kHz
Impedenza: 16 Ohm at 1khz
Massima potenza in input: 30mW (maximum)
- PLUG & PLAY: L'auricolare è confezionato pronto per l'uso...
- PLUG & PLAY: L'auricolare è confezionato pronto per l'uso e il...
Recensione Completa
Le Sades AW50 mettono a disposizione tutto quello che serve al gamer: un look scenografico e colorato, il microfono per le chat, la regolazione veloce di volume e vibrazioni e un buon comfort anche dopo ore di utilizzo continuo.
Manca il Surround 7.1 ma, considerando il prezzo inferiore ai 30 euro, questa è una mancanza che si può perdonare, anche perché comunque l’effetto di immersione nel gioco le AW50 riescono comunque a generarlo.
Design & Comfort
Il design delle Sades AW50 non può che piacere al giocatore teenager, certamente il target di riferimento di queste cuffie, ma chi ama un look più sobrio difficilmente potrà trovarlo piacevole.
L’effetto giocattolo è veramente dietro l’angolo, soprattutto nella versione bianca, mentre quella nera è un po’ più raffinata, anche grazie alla rifinitura lucida del coperchio dei padiglioni. Tutto è in plastica, ma le AW50 trasmettono una discreta sensazione di robustezza, di prodotto destinato a durare nel tempo, così come il cavo USB rivestito, lungo 2,2 metri e con una bella sezione, dà molta fiducia sulla durata di questo importante componente.
Sul padiglione sinistro sono presenti un potenziometro per il controllo del volume e un pulsate, in pratica il coperchio del padiglione, per regolare l’intensità della vibrazione che valorizza gli effetti speciali.
Non è previsto invece nessun controllo per il microfono, che quindi non può essere messo in mute, oltre che essere fisso. Come sempre, Sades ama i led luminosi, che in queste cuffie si limitano solo al marchio dell’azienda sul padiglione. Eccellente il comfort, le AW50 sono veramente molto leggere e senza nessuna spinta laterale avvertibile.
Anche nel caso di utilizzo per periodi prolungati non si avverte nessun fastidio, ma la similpelle di qualità mediocre che riveste i cuscinetti non può che generare calore in presenza di alte temperature esterne. Notevole l’isolamento acustico, anche senza audio i rumori esterni vengono assorbiti molto bene.
Qualità del suono
Come abbiamo detto all’inizio della recensione, le AW50 non sono dotate di Surround 7.1, infatti nella confezione non è presente il CD con i driver, che comunque si possono scaricare dal sito di Sades se si vuole far riconoscere le cuffie al sistema operativo.
Nonostante questo, però, l’eccellente resa dei bassi, molto avvolgenti, genera una buona sensazione di immersione nel gioco. Esplosioni e spari vengono resi con grande efficacia e risultano realistici e ben individuabili relativamente all’area di provenienza.
Solo discreto l’audio del microfono, anche se di per sé non può essere considerato mediocre come in altre cuffie di questa fascia di prezzo, spesso metallico e gracchiante. Semplicemente non entusiasma in quanto manca un po’ di corpo, di medi. Nell’ascolto della musica le Sades AW50 dimostrano, più che nei giochi, di essere cuffie che costano solo qualche decina di euro, ma sarebbe ingiusto considerarle più scarse di quanto siano in realtà.
Se non si hanno pretese particolari, queste cuffie possono essere tranquillamente utilizzate anche con uno smartphone o con un lettore musicale, a condizione di dotarsi di un riduttore USB/3,5mm. Se, invece, si è attenti ai particolari, si nota una discreta invasione delle frequenze basse sul resto dello spettro sonoro, caratteristica che tende ad impastare un po’ i medi e a togliere brillantezza alle alte frequenze, già di per sé non particolarmente performanti.
Buono il risultato con musica da discoteca, per esempio con la Dance, molto meno con il Rock, dove si percepisce una eccessiva sensazione di ambiente ovattato e un po’ cupo. Agendo con l’equalizzatore però la situazione migliora di molto, basta limitare i bassi e tutto diventa più equilibrato e gradevole, con il suono che si apre e voci e strumenti che emergono con più facilità.
Video Recensione
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