- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
Un ottimo prodotto venduto a un prezzo più che competitivo. Le Sades R1 hanno tanti pregi e veramente pochi difetti. Belle, ben realizzate, tante funzioni avanzate per i giocatori e capaci di ottime performance audio, anche al di fuori del contesto gaming. Il rapporto qualità/prezzo di queste cuffie è certamente molto elevato.
Driver: 50mm
Risposta in frequenza: 20-20.000Hz
Impedenza: 32 Ohm at 1khz
Massima potenza in input: 30mW
- Il built-in 7.1 pista chip di decodifica audio con USB solo...
Recensione Completa
Vendute a un prezzo di quasi 40 euro, le Sades R1 sono cuffie con funzioni avanzate per il gaming. Come altri prodotti di quest’azienda, abbondano gli elementi luminosi, alimentati dalla connessione USB.
Design & Comfort
Il design delle R1 si può certamente considerare gradevole e riuscito. In genere, Sades esagera un po’ con il look da giocattolone, ma con queste cuffie il lavoro dei designer dell’azienda è stato molto valido. Bellissimi i coperchi dei padiglioni traforati, da cui si intravede il logo Sades illuminato, così come la rifinitura alluminio dei padiglioni stessi.
La plastica abbonda ed è sostanzialmente il materiale con cui sono realizzate le R1, ma è ben rifinita e dall’aspetto sufficientemente solido. Nell’insieme queste cuffie trasmettono una certa sensazione di fragilità, ma molto è dovuto all’archetto realizzato con due sottili strutture parallele, mentre l’appoggio alla testa è affidato ad una fascia elastica.
Oltre al logo sui padiglioni si illuminano anche i terminali dell’archetto, la capsula del microfono e il controller sul filo, tutto in un arancione che ben contrasta con il nero delle cuffie. Il microfono ruota di 180 gradi ed è posizionato su un’asta metallica flessibile.
Il cavo USB, lungo 2,2 metri, è rivestito e dotato di una abbondante sezione che tranquillizza sulla sua durata. Sul cavo è presente il telecomando, con chip decodificatore audio integrato, con controlli per volume, mute di cuffie e microfono, vibrazione dei padiglioni (ne parleremo in seguito) e luminosità dei led (nessuna illuminazione, normale e ultra-illuminazione).
Una volta indossate, le Sades R1 si dimostrano molto comode per quanto riguarda l’appoggio alle orecchie, ma il notevole peso, di 420 grammi, si fa sentire anche se la fascia elastica per l’appoggio alla testa svolge il suo compito con efficacia e riesce a contrastare la sensazione di pesantezza che, però, dopo un po’ compare. Buono l’isolamento acustico, migliore di altre cuffie di questo produttore.
Qualità del suono
La buona qualità del Surround 7.1 (attivabile solo dopo aver installato i driver) e il chip di decodifica audio integrato nel controller permettono alle Sades R1 di generare un’ottima qualità del suono, perfetto per i giochi. Molto validi i bassi, corposi, ben estesi e avvolgenti anche con il Surround disattivato.
I medi sono ben distinti dal resto dello spettro sonoro, mentre gli alti, pur essendo più che validi a livello di definizione, peccano un po’ di brillantezza. Nell’insieme il suono è leggermente spostato sulle basse frequenze, ma con i giochi ci sta.
Nel semplice ascolto della musica, il chip integrato effettua una sorta di conversione automatica verso lo spettro medio-alto delle frequenze che trasforma le Sades R1 in ottime cuffie anche in quest’ambito, dove tutti i generi vengono ben resi, a partire dalla musica da discoteca che beneficia di un ottima resa dei bassi.
Insomma, le R1 mostrano una qualità del suono certamente superiore alla maggior parte delle cuffie di questa fascia di prezzo presenti sul mercato. A dir poco eccellente l’audio microfonico: molto equilibrato, corposo, nemmeno lontanamente metallico. Certo, la sensibilità è molto elevata e l’interlocutore può percepire vari rumori esterni, ma tutto è regolabile, sia la sensibilità attraverso il pannello software disponibile una volta installati i driver che l’asta del microfono.
Dal controller sul cavo si può regolare anche la vibrazione dei padiglioni, che genera una sorta di effetto 4D, su tre livelli: no vibration, low vibration, high vibration. A volume normale il settaggio medio è quello che ottiene il risultato migliore, mentre se il volume è molto elevato conviene disattivare questa funzione o si percepirà una fastidiosa distorsione del segnale in presenza di effetti speciali dove è necessaria una vigorosa spinta dei bassi.
Video Recensione
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