> Come scegliere la Marca
Riassunto: se sei molto esigente ed hai un buon budget da spendere scegli un brand premium come Bang & Olufsen, Beyerdynamic, Bose, Bowers & Wilkins, Grado, Harman Kardon, RHA, Sennheiser e Shure perché hanno una storia solida e producono quasi tutti solo prodotti per l’audio. Al contrario se non hai particolari esigenze ed un budget limitato orientati sui brand commerciali come Behringer, JVC, Panasonic, Philips e Sony.
1. Anzianità di un brand
2. Livello di specializzazione
3. Prezzo e budget
4. Assistenza e garanzia
Ci sono alcuni consigli che possiamo darti per scegliere prodotti di buona qualità, quelli cioè che statisticamente durano di più nel tempo e che possiedono un valore più alto in rapporto agli euro spesi. Per prima cosa bisogna considerare l’anzianità di un brand, infatti ogni produttore possiede un reparto di ricerca e sviluppo che si occupa di progettare ed individuare le migliori tecnologie da applicare alle proprie cuffie.
Anzianità di un brand
Vien da sè che un brand sul mercato da 5 sia decisamente più svantaggiato rispetto ad uno che crea tali prodotti da 25 anni, sicuramente conosce più “segreti del mestiere” ed ha avuto il tempo necessario per mettere a punto sistemi e materiali per ottenere un sound da paura ed un design unico.
A tal proposito possiamo già fare una prima scrematura dei marchi in base alla data di fondazione.
- Sennheiser, fondata nel 1945 (Germania)
- AKG, fondata nel 1947 (Austria)
- Audio Technica, fondata in Giappone nel 1962
- Bang & Olufsen, fondata nel 1925 in Danimarca
- Beyerdynamic, fondata nel 1924 in Germania
- Bose, fondata nel 1964 in America (Massachusetts)
- Shure, fondata in America nel 1925
- Sony, fondata nel 1946 in Giappone
Sicuramente quello della fondazione non può essere l’unico elemento da prendere in considerazione, bisogna capire anche quale livello di specializzazione possiedono queste azienda, dunque quale livello qualitativo riescono ad offrire con i propri prodotti ai propri consumatori.
Livello di specializzazione
Aziende come Sony, JVC, Pioneer, Philips, Asus, Logitech producono cuffie pensate in modo specifico per il mercato consumer, è molto difficile che un audiofilo acquisti prodotti di questi marchi, semplicemente perché non offrono prodotti di adeguata qualità, essendo pensati per una categoria di consumatori così vasta da obbligare le aziende a conformarsi. Basti osservare i prodotti di Grado per capire quanto quest’azienda sia distante in termini di qualità artigianale e qualità dei materiali/driver che utilizza. Tutto questo ha un prezzo e sicuramente non è per tutte le tasche.
C’è da specificare che le cuffie per audiofili non si possono utilizzare in tutti i contesti, ad esempio in ufficio c’è bisogno di utilizzare delle cuffie con microfono integrato ed aziende come Harman Kardon non ne producono, dunque bisognerà per forza rivolgersi ai brand citati quì copra. Jabra, Logitech , Plantronics e Asus sono sicuramente aziende più indicate per trovare un prodotto di riferimento per l’ufficio e l’entertainment, ambiti nei quali non è richiesta un’attenzione al limite dell’artigianato e soprattutto specifiche tecniche da top di gamma.
Detto questo distinguiamo i brand commerciali da quelli più di nicchia anche in base al prezzo.
Prezzo e budget
Non è possibile spendere qualsiasi cifra per un paio di cuffie perché, oltre ad avere un budget fisso che deriva dalla nostra disponibilità economica, bisogna anche considerare le finalità per le quali questi prodotti saranno utilizzati. Per ritornare all’esempio dei call center è chiaro che, dovendo acquistare 20/30 paia di cuffie, risulta davvero proibitivo spendere 150 € per ogni paio di cuffie, anche se suonano molto bene e possiedono tutte le caratteristiche richieste. Al contrario, un audiofilo smaliziato potrebbe spendere 2000 euro per un solo paio di cuffie per puro gusto personale (o per passione).
Specificato questo, però, è possibile giudicare la qualità di un paio di cuffie in base al loro prezzo, ma sempre fino ad un certo punto. Ad esempio a nostro parere i prodotti di Apple Beats by Dr. Dre possiedono un prezzo fuori dalle linee del mercato dei loro competitor, questo perché la qualità audio in certi casi non è assolutamente paragonabile. Per fare un esempio, alcuni modelli superano i 300 € ma non possono competere con prodotti Audio Tecnica da 200 € che possiedono specifiche tecniche e materiali migliori. Certo, i prodotti Audio Technica non sono così tanto alla moda, ma quì discutiamo della qualità generale di un prodotto ed il solo aspetto gioca un ruolo minore.
Quì di seguito una classificazione delle fasce di prezzo di cuffie.
- Da 10 a 35 €: prodotti di fascia economica
- Da 35 a 50: prodotti di fascia bassa
- Da 50 a 80: prodotti di fascia intermedia
- Da 80 a 150: prodotti di fascia alta
- Dai 150 € diventano prodotti Premium più difficili da classificare e confrontare tra loro
C’è da precisare che i prezzi sono valori indicativi e si riferiscono al “giusto” prezzo per un paio di cuffie per essere classificate in questo modo. Fa riferimento il prezzo più basso che si può trovare online ed in negozio, ad esempio un paio di cuffie che costa 60 in un negozio e che può essere trovato online a 45 €, appartiene alla fascia bassa e non intermedia.
Assistenza e garanzia
Generalmente tutti i produttori offrono sia l’assistenza che la garanzia sulle proprie cuffie ma molto spesso è tutta questione di “grandezza”. Intendiamo dire che solitamente le aziende più grandi, meno specializzate nel settore delle cuffie, tendono a trascurare i propri clienti. Infatti molto spesso si tratta di prodotti da 20 euro e diventa quasi impossibile far fronte alle infinite richieste di assistenza, parliamo di prodotti di fascia economica sui quali la progettazione non ha richiesto anni ed anni di studi.
Al contrario se vi dirigete su prodotti di fascia più alta ed appartenenti a brand Premium, la situazione è completamente differente. In tal caso gioca un ruolo importante anche il venditore/negozio presso il quale avete acquistato le cuffie. Dunque anche in questo caso il detto “si mangia come si spende” è più che valido, certo sempre in un determinato range di prezzo.