- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecncihe
- Qualità del suono
Riassunto
Il design certamente apprezzato dai gamers, la buona qualità dell'assemblaggio di tutti i componenti, il buon comfort e le ottime qualità del suono con i giochi sono i punti a favore di queste cuffie Asus, ma i problemi non mancano. Troppa plastica, nessun controllo sulle cuffie, profili audio non modificabili e soprattutto moltissimi utenti che hanno denunciato malfunzionamenti della docking station che si risolvono solo riavviando il PC. Inoltre in tanti casi uno o entrambi i padiglioni hanno smesso di funzionare dopo anche solo poco tempo. Il prezzo di queste Asus Strix DSP è sicuramente eccessivo.
Console: PC – MAC – Dispositivi mobili – PlayStation® 4
Impedenza: 32 Ohm
Risposta in frequenza: 20 ~ 20000 Hz
Sensibilità: 98 dB
Recensione Completa
Le Asus Strix DSP sono cuffie per il gaming dall’aspetto molto scenografico e con degli enormi padiglioni con driver da 60mm. Il prezzo di vendita di questo prodotto è impegnativo, circa 130 euro, ma non sono pochi gli utenti che hanno lamentato malfunzionamenti e problematiche varie.
Asus dichiara la compatibilità con PS4, ma anche in questo caso molti utenti hanno riscontrato difetti di connessione. Nella confezione, oltre alle cuffie e a una docking station USB, sono presenti due adattatori per mobile (tipo A e B) e un cavo USB.
Design & Comfort
Il design delle Asus Strix DSP è senza dubbio destinato a piacere al target di questo prodotto, vale a dire al giocatore, meno forse a chi ama un po’ di discrezione. Definire queste cuffie scenografiche è poco. L’archetto di sostegno avvolge completamente i padiglioni e nella zona inferiore presenta una fascia imbottita nel punto di appoggio alla testa.
Sulla parte esterna dei padiglioni è presente una serigrafia con il nome del modello. La struttura completamente in plastica, però, contrasta con un prezzo che è da prodotto di qualità superiore a queste Strix DSP.
Il cavo di collegamento delle cuffie alla docking station è lungo ben 3 metri ma tende continuamente ad attorcigliarsi ed è veramente molto scomodo e fastidioso. Anche il microfono è realizzato con un semplice pezzo di plastica e non è dotato di spugnetta antirumore.
La docking station da collegare al PC o alla PS4 è, come le cuffie, interamente in plastica ed è dotata di una serie di comandi audio, tra cui 4 profili di gioco differenti, che però costringono il player a essere sempre vicino alla station. Sarebbe stato più comodo avere i principali comandi audio a portata di mano sui padiglioni, come su altri modelli di cuffie per il gaming.
Appena indossate, le Asus Strix DSP si fanno notare per il peso, ben 320 grammi, ma la fascia elastica sulla testa e gli ampi padiglioni consentono un ottimo comfort, con solo una leggerissima spinta sulle orecchie, ma niente di particolarmente fastidioso. Buono l’isolamento acustico, lontano dalla soppressione del 90% dei rumori esterni dichiarata da Asus, ma comunque di discreto livello anche a volumi moderati.
Qualità del suono
Una volta avviato l’audio si rimane colpiti dalla notevole sensazione di immersione nel suono. Il Surround 7.1, naturalmente virtuale, funziona veramente molto bene, anche perché favorito da driver di ben 60mm. I bassi sono pieni, corposi e molto estesi, ma senza invadere le altre frequenze.
I medi risultano definiti e ben posizionati sullo spettro sonoro. Le alte frequenze non sono ovattate, come può accadere quando viene attivato il Surround 7.1, anzi sono brillanti e molto puliti. Il giocatore ha a disposizione 4 diversi profili audio, molto efficaci ma purtroppo non si possono modificare.
Comunque tutti e 4 ben si adattano alle diverse tipologie di giochi, anche se sono tarati soprattutto per gli sparatutto in prima persona (FPS) e per i giochi di ruolo (RPG). Di qualunque suono, in effetti, si riesce a percepire facilmente l’area di origine e gli effetti speciali sono resi benissimo.
Fuori dal contesto gaming, però,le Asus Strix DSP dimostrano dei limiti importanti, non tanto nella qualità del suono, che si dimostra sempre di buon livello, quanto nell’impostazione di fondo che rimane sempre ancorata alla valorizzazione delle basse frequenze come richiesto dai giocatori, ma che non può essere variata più di tanto in quanto i 4 profili audio presenti sono monotematici e fissi. Agendo con l’equalizzatore la situazione può migliorare ma una certa sensazione di essere in un ambiente ovattato e poco aperto c’è sempre.
Buono l’audio del microfono, anche se non all’altezza di altri prodotti nella stessa fascia di prezzo. Aumentando il volume non si registrano distorsioni del segnale, che rimane sempre definito e molto pulito.
Video Recensione
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