La risposta in frequenza è la misurazione che definisce l’uscita considerando come variabile la frequenza piuttosto che il tempo. In questa sede non vogliamo soffermarci sulle questioni tecniche, per le quali potete leggere tutte le informazioni su Wikipedia, tuttavia vogliamo fare un’analisi sui prodotti che vengono venduti sul mercato.
Quando leggiamo il dato della risposta in frequenza è importante tenere bene a mente che lo spettro delle frequenze udibili dall’orecchio umano va da 20 Hz fino a 20mila Hz. Questo significa che in teoria se acquistiamo un paio di cuffie con un’estensione che va dai 5 ai 50mila Hz non dovremmo sentire differenze. Tuttavia non è proprio così perché molti produttori dichiarano dati poco precisi e soprattutto è da considerare che ci sono differenti qualità di driver, dunque ci sono rese decisamente differenti con i diversi modelli.
Detto questo, un paio di cuffie con un’ampia risposta in frequenza suona molto meglio a parità di altri fattori, quindi spesso il dato più basso delle frequenze basse permette di ascoltare dei bassi molto più profondi, allo stesso modo più si sale, quindi almeno oltre i 30mila Hz, si possono ascoltare degli alti molto più squillanti, cristallini e limpidi.
Inoltre di per sè il dato della risposta in frequenza non dice molto sulla qualità delle cuffie, sicuramente si potrà avere un dato più significativo considerando anche altri fattori, come la qualità del driver, i materiali con i quali è stato realizzato ed i materiali delle cuffie stesse.