- Materiali
- Ergonomia
- Specifiche tecniche
- Qualità del suono
Riassunto
Come cuffie per i gamer professionisti, le HyperX Cloud Revolver fanno centro grazie anche al loro rapporto prezzo/qualità vantaggioso. Il suono è ricco e molto accurato, permette facilmente esperienze di gioco coinvolgenti e aiuta i gamer a tirare il meglio dalle loro partite quando sono in fase competitiva. Allo stesso tempo, sono capaci di riprodurre musica al meglio, offrendo ascolti di qualità, colorati e coinvolgenti a prescindere dal genere preferito. Peccato per l'assenza del Surround 7.1, che è presente in altri esemplari della stessa serie di casa Kingston leggermente meno costosi, ma c'è poco di cui lamentarsi: le premesse sono tutte state rispettate e il supporto riesce a fare bella figura in entrambi i settori con naturalezza e una certa, aggressiva, appariscenza.
Risposta in frequenza: 12Hz–28,000 Hz
Impedenza: 30 Ω
Pressione acustica: 104.5dBSPL/mW at 1kHz
T.H.D.: inferiore al 2%
Massima potenza in input: Rated 30mW, Maximum 500mW
- Plug N Riproduce la tecnologia audio Dolby Surround 7.1
Recensione Completa
Le cuffie dedicate agli sport virtuali devono soddisfare due prerogative principalmente: essere abbastanza comode da non far stancare troppo chi le utilizza durante un’intera giornata di competizione, avere un suono così ricco da permettere di individuare gli avversari con precisione.
Le HyperX Cloud Revolver di Kingston le rispettano entrambe, offrendo un audio direzionale coinvolgente. Sono confortevoli sia per i loro rivestimenti per le orecchie che per la struttura in allumino decisamente solida.
Design e Comfort
Le Cloud Revolver colpiscono subito l’occhio con la struttura che le sostiene, solida, che tiene in sospensione un paio di pad dal look sportivo e appariscente, arricchite da alcuni elementi visivi come i cerchi concentrici presenti sull’involucro esterno, che rendono il dispositivo molto cool.
Diciamo subito che non sono le cuffie da indossare tutti i giorni da questo punto vista, visto l’aspetto aggressivo e la durevolezza migliorata grazie alla struttura in alluminio. Grazie ai cuscinetti e ai rivestimenti della headband, tutti in finta pelle, offre una notevole comodità di utilizzo e si adatta con facilità alla forma del capo, permettendo un utilizzo prolungato e privo di fastidi.
Naturalmente dopo diverse ore è anche naturale togliere un attimo le cuffie per fare una pausa di cinque minuti, nonostante il fatto che si indossino piacevolmente, anche perché i pad sono abbastanza grandi e tendono a scivolare un po’ sulle orecchie dell’ascoltatore: nulla che non si possa risolvere aggiustando e regolando bene l’ampiezza del supporto.
La resistenza della struttura delle Revolver però sacrifica qualcosa in termini di peso, 360 grammi in totale, qualcosa in più rispetto a modelli decisamente più leggeri: purtroppo, bisogna concedere in termini di leggerezza per avere una struttura solida, capace di durare nel tempo ed essere usata con grande frequenza.
Insieme alle cuffie, abbiamo un microfono direzionale, facilmente estraibile, e un cavo jack di 1.2 metri con il quale collegare la cuffia ai supporti di riproduzione audio dedicati.
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Qualità del suono
La Kingston promette un sound “da studio” con questo modello, e con i suoi drivers da 50mm in neodimio presenta un soundstage davvero ampio e ben definito. Le Revolver infatti fanno un lavoro eccellente nel mettere in risalto quasi tutto, dai più leggeri movimenti alle esplosioni più fragorose, che le si usi con una PS4, Xbox One o PC.
Capaci di rendere colorate anche le colonne sonore, questa tipologia di cuffie si esalta nei videogame sparatutto permettendo la facile individuazione degli avversarsi, grazie al bellissimo lavoro ingegneristico sonoro svolto su questo modello. Anche nei picchiaduro come Mortal Kombat X l’audio coinvolge moltissimo, rendendo ogni impatto un qualcosa che l’ascoltatore rischia di sentire personalmente!
Le prestazioni sono superbe anche per quel che concerne la riproduzione musicale. In tracce rock-metal le chitarre conservano la loro energia, con medio-alte dettagliate anche a volumi molto alti. Quando si passa a generi musicali con basse frequenze accentuate, come l’hip-hop o il pop, abbiamo frequenze inferiori alle 100hz molto calde, profonde e pompate il giusto.
Il soundstage di cui si parlava in precedenza, poi, esalta composizioni più complesse, come ad esempio la musica orchestrale: nell’ascoltare colonne sonore, è possibile chiaramente distinguere gli strumenti e le partiture, apprezzarne le singole sfumature. Ottimo lavoro anche per quel che riguarda questo aspetto, non c’è che dire.
Video Recensione
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